Incrociando diversi fattori, come la presenza di verde pubblico e profumerie, fiorerie e panetterie, è stato possibile compilare una graduatoria dei centri urbani dove trionfa il buon odore.

Dimmi che odore senti e ti dirò dove ti trovi. Magari in una delle città più profumate al mondo. Preso alla lettera, può essere un gioco divertente, persino un’operazione semplice: associare un luogo a una particolare, specifica fragranza. Vale per certi alberghi, ancora di più per le case della nostra infanzia, così piene di profumi che sono micce di ricordi, si trascinano dietro cascate di memorie.

Parecchio più difficile è intercettare un criterio valido per uno spazio vasto ed eterogeneo come una città, specie senza cadere nelle trappole delle facili generalizzazioni. Eppure, la società svedese Hyapp ha trovato un metodo che può avere un senso, o almeno una fondatezza: ha scandagliato in numerosi centri urbani internazionali la presenza, la numerosità e la densità di profumerie, negozi di cosmetici, di candele e di fiori, ovvero tutti quei luoghi che emanano odori piacevoli. Poi, è andata a indagare la percezione di pulizia generale, l’attenzione al decoro, aggiungendo infine la presenza di spazi verdi, tra alberi e giardini olezzanti.

Così, incrociando tutti questi elementi, ha potuto compilare una classifica delle città più profumate al mondo. Dove un naso vagabondo trova una certa pronunciata, annusante soddisfazione.

Come se la cava l’Italia
Diciamo che il Bel Paese non ne esce benissimo. Per trovare il primo nome tricolore, bisogna andare in fondo e ancora di più, scendere fino al ventinovesimo posto, dove ecco comparire Roma. Ha uno «smell score», l’indice utilizzato per costruire la graduatoria, pari a 4,08. Grosso modo la metà rispetto ad Atene, in Grecia, che è la grande trionfatrice dello studio, come vedremo più sotto. Roma è solo al ventinovesimo posto tra le città più profumate al mondo.

L’Europa è regina
A volerci rimanere male un po’ si può perché invece molte città del Vecchio Continente si sono posizionate in alto in questa speciale gara del buon odore, dove peggio di Roma riesce a fare soltanto l’australiana Sydney. L’Urbe è stata scavalcata da Londra, che avrà più profumerie e negozi di candele ma è un trionfo di grattacieli, e della lontanissima Auckland in Nuova Zelanda, quantomeno immersa nella natura. Più comprensibile il 23esimo posto di Nassau, alle Bahamas, dove inebriarsi di profumo di mare.Atene
Come accennato, la capitale della Grecia si prende il primo gradino del podio, con uno «smell score» di 8,3/10, determinato dal numero di panetterie, profumerie, negozi di fiori e candele. Sia chiaro: tale parametro non è valutato in assoluto, ma viene rapportato anche all’estensione dell’area urbana.Parigi
Subito dietro c’è un nome abbastanza ovvio, dov’è facile immaginare odori di cornetti appena sfornati, pain au chocolat ancora caldi e altre delizie olezzanti. Il punteggio è pari a 8,2/10.

Zurigo
Chiude il terzetto di testa la capitale della Svizzera – con 8,1/10 – dove in fatto di pulizia sono abbastanza ossessionati. E il verde pubblico, in particolare nell’area davanti al lago, non manca di certo. In primavera, poi, il Chinese garden in fiore è un trionfo di profumi.

Dublino
La capitale dell’Irlanda è la prima a scendere sotto la soglia dell’8, fermandosi a 7,9/10. Comunque, un dato meritorio, con una curiosità: se il numero di panetterie e fiorerie è più i meno in linea con gli altri trionfatori di questa graduatoria, le profumerie ogni 10 chilometri quadrati sono davvero pochine.

Lussemburgo
Che soddisfazione per la minuscola capitale di questo minuscolo Stato: chiudere un quintetto di grandi città, precedere nomi importanti e blasonati. Come nel caso di Zurigo, però, la posizione si spiega con il grande decoro urbano, l’attenzione agli spazi pubblici che sfocia anche nella persistenza del profumo. Il punteggio è di 7,8/10.

Nicosia
Un po’ l’outsider, il nome che non ti aspetti e invece eccolo qui. La capitale di Cipro è incrocio di Oriente e Occidente, un pieno di Mediterraneo, ma anche odori della semplicità, come il bucato steso ad asciugare al sole, solleticato dal vento. Voto: 7,7 su 10.

Copenaghen
Dalle atmosfere isolane a quelle del Nord, non rigorosamente algide, anzi in grado di rischiarare l’anima con una piacevolezza anche olfattiva. Il punteggio scende a 7,4 su 10 per il centro più noto della Danimarca.

Bucharest
Vienna e Madrid sono nella top 20 per un soffio, invece ecco qui la capitale della Romania godersi i suoi ottimi effluvi che la tengono dentro le prime 10. Ha uno «smell score» di 7,2. Le vale il pari merito con La Valletta.

La Valletta
Gli aromi sono senza dubbio quelli del mare, che spinge su in classifica le piccole isole. Da segnalare un record: il numero della densità di panetterie è il più alto di tutta la top 10. Si vede che a Malta locali e turisti hanno una grande passione per lievitati e dintorni.

Amsterdam
Questa era facile. L’Olanda è la capitale dei fiori e l’indice si ferma a 7,1 su 10 anche grazie, ma non solo, al trionfo di boccioli in negozi e parchi pubblici.

Stoccolma
La capitale della Svezia chiude questa graduatoria di dieci posizioni, se consideriamo l’ex equo tra Bucharest e La Valletta. Comunque, merita di essere inclusa e menzionata perché raggiunge un punteggio di 7 su 10. Tutte le altre che seguono, fanno meno. Profumate sì, ma non troppo.

fonte: Ad-italia.it